Del presidio ad oltranza davanti a Montecitorio non si sa nulla.
Perché?
Gaetano Ferrieri, dovrebbero essere l'uomo del momento, si dovrebbe parlare di lui in ogni luogo, invece, non accade.
La sua lotta, che è poi il mettere in pratica ciò che noi diciamo dal droghiere, in fila alle poste, mentre si mangia e si cambia canale, mentre commentiamo le ultime notizie della nostra laida politica, dicevo, la sua lotta non è menzionata mai. Solo chi ha tanta sete di verità e spulcia e cerca nella rete, trova il suo nome.
Gaetano Ferrieri, e piano piano sotto la ricerca google, appaiono tutte le sue lotte, tutto quello che sta dicendo e facendo concretamente, ripeto concretamente da molti mesi.
Blob, alcune sere fa, ha mostrato alcune scene del suo operato, solo blob, solo blob.
Eppure quello che fa Ferrieri, e il suo gruppo che diventa di giorno in giorno sempre più nutrito, dovrebbe essere la notizia che più ci interessa, dovrebbe essere il TG che in ogni momento dovremmo guardare.
Come al solito, la vera notizia, non c'è. E noi pecoroni, continueremo a lamentarci e a imprecare usando le solite frasi stereotipate che qualcun altro ha confezionato per noi.
"Gli italiani sono così, non si sono mai saputi ribellare"
"Quei porci che guadagnano in un mese quanto io riesco a guadagnare in un anno, non se ne andranno mai"
"Che faccio da solo? ci vuole un gruppo organizzato!"
Scuse, tutte scuse, sono tutte scuse.
I mezzi e le persone giuste ci sono, fare qualcosa si può, ma quanto ci piacciono le scuse.
Fosse per me chissà cosa farei... diceva Giorgio Gaber, scimmiottando il modo di parlare e di pensare di chi rincoglionito dai mass media e dal pensiero dominante, si esalta sul nulla della sua esistenza ipotizzandone un'altra a lui favorevole in cui possa riscattarsi.
Mi domando, ma non siamo stufi?
Sicuramente no, non abbastanza.
Vogliamo che danzino sul nostro petto un tango forsennato, vogliamo che i nostri figli non abbiano futuro, vogliamo non avere più un posto dove andare, vogliamo non poter più pensare, non vogliamo vivere il presente e neanche ipotizzare un futuro. Inseriti come siamo, nell'ingranaggio esistenziale creato per noi, siamo pedine meccaniche da oleare per far fruttare chi l'ingranaggio lo usa a suo piacere.
Siamo mortificati, non abbiamo più dignità, non abbiamo pensiero, ma intanto pensiamo... ma a cosa? a cosa pensiamo?
Vado a lavoro
porto il bimbo a scuola
vado in palestra
vado a depilarmi
quella c'ha un culo!
stasera a mangiare la pizza
ci sentiamo su fb
ti ho taggato
lo ho taggato
li abbiamo taggati (e tutta la declinazione del verbo... inglese)
accendo la TV
gioco con la x box
ti telefono
ti messaggio
hai letto le intercettazioni? che schifo, ma come fa a quell'età? prenderà sicuramente qualcosa
ritorno in palestra
c'ho l'amante, speriamo che mia moglie\marito non mi scopra
vado a dormire...
ecco a cosa pensiamo, c'è chi pensa un po' di meno di questo che ho scritto sopra e qualcuno che pensa qualcosina in più, ma non diciamoci cavolate, non ci prendiamo in giro... ci hanno tolto tutto e lo abbiamo permesso, siamo rimasti così: inermi, ci siamo lasciati trasformare ci siamo lasciati intorpidire.
Non sappiamo cosa sia la decenza, non sappiamo cosa sia la morale, non sappiamo cosa sia giusto o sbagliato per noi, non sappiamo riconoscere il prossimo, non sappiamo parlare, non sappiamo amare, non sappiamo neanche più soffrire. E soprattutto nulla più ci sorprende.
Anestetizzati.
Sveglia!
La data è il 12 ottobre, vi posto due link: