W.A. Mozart Requiem |
Finalmente, oggi mi sono data una risposta.
Come si fa ad essere “Esseri umani"?
L'uomo, creatura divina, incredibile, non riesce mai ad essere all'altezza di se stesso, e delle aspettative che hanno su di lui.
L'uomo da quando uomo c'è, è riuscito, infinite volte a dare prova di essere “Essere umano”, certo le tante volte non sono che una infinitesima parte di quanto non ne abbia dato prova.
C'è chi non ne darà mai, c'è chi ci sarà sempre soltanto vicino, e chi invece lo sarà a tratti.
Essere umano, è colui che combatte, chi “Essere umano” non è.
Non sto parlando di guerre, già lì siamo distantissimi dalla natura umana.
Sto parlando di chi riesce, nonostante tutto, ad essere sempre e soltanto se stesso. Chi nonostante colpito dagli altri, anche i più vicini a sé, riesce a restare incontaminato. E' divino l'essere umano, quando riconoscendosi, ad ogni frazione di secondo, non lecca il culo, non ruba parola, non ruba concetti, non fa di sé il clone di ciò che umano non è. L'essere umano resta divino, e trae forza dalla sua non dualità.
E allora tutto intorno a lui ha una luce diversa, tutto parla di eccezionalità, tutto è come l'uomo dovrebbe essere. La sublimazione delle capre che oramai sono in circolazione è un mezzo uomo, sempre in bilico tra ciò che è e ciò che gli altri vorrebbero che fosse e allora mente, e allora si difende, e allora si inerpica e cade fragorosamente al suolo. Cerca di interrogarsi, ma la sua vita, forse, è peggiore di chi domande non se le pone più o non se le è mai poste.
"L'Essere umano" cambia, muta, ma lo ritrovi sempre, perché splende, perché ha idee, perché esprime il suo infinito, che proprio perché è infinito è cangevole e immanente.
"L'Essere umano", fatto, divenuto, ritrovato, ha qualcosa di commovente, di inebriante e allora, a noi umili capre o total capre, si alza la pelle, noi umili mezzi esseri umani, ci commuoviamo, vorremmo poter toccare chi Uomo finalmente è diventato, vorremmo sporcarlo perché siamo in grado solo di insozzare ogni cosa che tocchiamo e ogni frase che diciamo, non è realtà, ma ciò che vorremmo lo fosse.
E' inutile, cercare le verità per terra da maiali, occorre alzare gli occhi e avere la netta percezione di noi stessi e dei nostri limiti. Già così saremmo "Esseri umani", questo, sono convinta sia il primo passo, questo credo sia la nostra missione, guardare l'infinito che un creatore ci ha donato. Ci siamo persi, abbiamo delegato altri caproni a fare le nostre scelte e a parlare per noi, abbiamo dimenticato cosa, gente della nostra razza: “Esseri umani”, sono riusciti a fare. Non reggiamo il confronto e allora facciamo comunità, e allora creiamo luoghi comuni, e allora ci ritroviamo in branco nei posti di lavoro, nei centri commerciali, nei non luoghi dell'altrove.
Stasera, guardo mia figlia negli occhi, e penso che loro, i bambini sono “Esseri umani perfetti”, ma noi capre, riusciamo a smozzicare anche i nostri figli, li lasciamo nudi agli angoli delle loro strade e li incitiamo al non pensiero. Quale dolore ho nel guardarla: mia figlia. Mi domando, come farò a guardarti dentro, se non ho il mio infinito a portata di mano. Come dirò di aver vissuto, se non l'ho fatto?
Cosa ho fatto quando mi hanno proposto di fare l'”Esssere umano? Quando mi hanno dato questa chance cosa ho fatto di me? E' stata la migliore proposta che io abbia mai ricevuto, e la vivo qua, in questa landa desolata, senza mai utilizzare nulla del mio kit di sopravvivenza.
Lacrimavo e singhiozzavo, ascoltando la musica di Mozart, l'altra sera a teatro.
Come una gallina spiumata, ho guardato in faccia e ho ascoltato chi ha saputo essere “Essere umano”, con i rivoli di acqua irrefrenabili sulle gote, guardavo Daphne che con il suo piccolo “Essere umano infinito” cercava la sua possibilità.
Che disastro, non avrei mai voluto trovare la risposta, o meglio, l'avevo in tasca, ma sarebbe stato meglio, l'avessi continuata a usare per soffiarmi il naso.
http://www.youtube.com/watch?v=UjPagWRv6Qw (Da ascoltare, per diventare un po' di più "Esseri umani")
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