Lemon B & B
mercoledì 19 ottobre 2011
Appuntamento con mia madre.
Una preghiera si leva fino al cielo, una prece lamento urla dal fondo di anima persa, un anelito irrompe a svegliarci la veglia.
Il cuore in tormento cadenza un tempo che vorrei fosse già passato.
Nel frattempo, il sogno si sveglia e mi lego i capelli, nel frattempo mi desto e intreccio le dita tra perle a decine rinnovando richiesta d'aiuto.
Mia mamma cara, e' stato tenero oggi aggiustarti i capelli come tu facevi a me quando ero bambina.
E' stato un incanto perdermi tra i tuoi grigi occhi impauriti senza averne l'aria.
E' una prova di vita, questo mi hai sempre insegnato. A tirar dritto, senza perdersi e perdersi d'animo mai.
Domani avrai un nuovo segno sulla pelle, a raccontare di te, dall'ombelico fino al pube. Da dove iniziasti tu il cammino a dove lo insegnasti a me.
Eppure e' domani, non troppo lontano se fosse un giorno qualsiasi, invece e' domani.
Inizierà dopo tutta questa intera fottutissima notte.
Occhi cerulei, biondi capelli, tutti si son sempre chiesti come fosse possibile io figlia tu madre.
Oggi nessuno se lo chiedeva, eravamo un unico corpo a sorprendere lo stesso pensiero.
Eravamo io e te colme d'amore e di tenerezza.
Speranza, questa la parola di questa nottata.
Tu la' in quel letto anonimo, rinverdito dai tuoi libri, dai tuoi occhiali, dalla tua tazza e dai tuoi ricami.
Io qui con i miei libri, con i miei occhiali e con la mia tastiera e le mie dita.
Ti do la mano, mamma mia, come quando piccina, la cercavo per non aver paura di addormentarmi.
Sogneremo insieme quel tanto che basta fino a che non arrivi domani.
Il sogno si desterà, e io avrò bisogno di te come non ho avuto bisogno mai.
Sarò li con te e nulla ti turberà, sarò li con te perché in nessun altro posto sarò.
Ho bisogno di te mammina cara, e tu di me...
Ti amo, torna presto tua Iride.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
un abbraccio forte, se mi è consentito.
RispondiEliminaGiovanni