Lemon B & B
martedì 18 ottobre 2011
Dilatato tempo presente.
Non credo si possa più far niente.
Non credo basti più lambiccarci a cercare notizie, non credo bastino catene umane, o manifestazioni o violenze più o meno efferate. Non serve... Unica, determinante situazione da preservare, credo, sia soltanto quella di tenersi uniti ai nostri cari, di guardarli negli occhi e vivere con loro il presente dilatandolo fino a farlo diventare un unico tempo: quello che a noi serve.
Non dobbiamo mai dimenticarci degli occhi dei nostri figli che, ancora piccoli e ingenui hanno il respiro degli angeli, non deve passare inosservato, neanche un minuto, accanto a loro.
Cresceranno e non sara' più così come e' ora. Dimenticheremo che i loro capelli sanno di pastello temperato, dimenticheremo quel buco sui denti, dimenticheremo il cioccolato intorno alle loro labbra e la maglietta appena indossata macchiata dal gelato che cola. Non ci saranno più le loro mani che cercano le nostre, i loro piedini che corrono felici scalzi nel salone, in riva al mare e sopra l'erba. Questo e' ciò che deve interessarci, perché non c'è niente di più vero della vita stessa.
Fermiamoci in questo presente dilatato a scoprirci di nuovo innamorati, in ogni momento, con maggior vigore di chi e' nostro compagno, amiamo con intensità l'uomo o la donna che ogni stanca mattina fa colazione con noi. Viviamo di nuovo con il nostro amore, le emozioni grazie alle quali ci siamo regalati una famiglia, una casa, una nuova dimensione. Scopriamo che abbiamo bisogno ancora di esser presi per mano e che un bacio sfiorato sulla guancia puo' di nuovo farci respirare in maniera irregolare. Recuperiamo la nostra umanità, dedicando questo presente a chi ci ha generato, togliamo di mezzo ogni dissapore e smettiamola di fare a quarant'anni ancora gli adolescenti a rivendicare nostri diritti di bimbi sottratti da chi ora con capelli bianchi non puo' più ridarceli. Siamo adulti e da tempo avremmo dovuto imparare che i genitori sono mamma e papa' infallibili fino a quando noi oramai adulti non capiamo che sono mamma e papa' esseri umani con pregi e difetti. Recuperiamo i nostri genitori in questo dilatato presente abbracciamoli davvero, prima che se ne vadano lasciando poi in noi un vuoto incolmabile, la solitudine e la certezza di non poter più dire "mamma" e ricevere una risposta "dimmi figlio mio" . Che ce ne importa di chi presente non ha, che ce ne importa di chi amore non da e non riceve. Che ce ne importa di chi credendo di aver potere e soldi rinnega in ogni momento l'infinito che possiede.
Una carezza sulle gote, un sorriso sincero, una lacrima che scende in cui riporre speranze, un anelito di vento a scompigliare queste nostre insane certezze: non c'è niente di più urgente dell'amore nulla.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
(...) :)
RispondiEliminagiovanni