Lemon B & B

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Dadà e la casa di terra innevata

domenica 5 giugno 2011

Grazie Alessandro, Luana, Primo, Tommaso, Piero,...etc

Il sindacato, in Italia, funziona? In Italia, oggi, non funziona nulla, senza che stiamo a menare il can per l'aia.
Non funziona nulla, non per incapacità.
Non funziona nulla, perché, come detto e ridetto, nei posti di lavoro arriva il raccomandato somarello, arriva il figlio di papà senza alcuna specializzazione, arriva l'amico dell'amico che porta voti, che non c'ha voglia di fare niente, ma viene messo in un ufficio a fare la vacca alle spalle di chi lavora.
Problemi annosi, quasi banali, oramai non se ne può più di sentirne parlare.
Ma il sindacato?
La domanda era questa.
Il sindacato funziona?
Dietro questo scenario di ambiguità, dietro alla filosofia del potere e del denaro, della corruzione e della prevaricazione, un sindacato funziona quel che può funzionare.
Il marcio non è nel sindacato in sé, che non ha perso le sue finalità, le sue prospettive e il suo messaggio, ma nell'uomo in seno al sindacato.
Occcorre guardare bene, e votare bene quando si vota per il proprio sindacato, nel proprio piccolissimo posto di lavoro.
 Da lì parte tutto, da lì c'è la scelta e la soluzione allo schifio italiano.
La votazione di un rappresentante RSU, ha un grandissimo valore.
Occorre scegliere, una persona proba, occorre scegliere una persona che davanti al lavoro  non si è mai tirata indietro, una persona che è da esempio, una persona che non ci ha mai delusi, una persona che stimiamo.
Sono nostri colleghi di lavoro, li conosciamo da tempo e sappiamo di non sbagliare.
Non si può votare l'RSU, con la stessa leggerezza del televoto di X factor.
Nel mio posto di lavoro, il sindacato, il mio sindacato CGIL, funziona al massimo.
Sono ragazzi e ragazze, di cui mi fido totalmente, sono persone chiare, limpide, sempre presenti, vicine anche umanamente.
L'essere trasparenti è il punto di partenza, quando la trasparenza manca, va tutto in malora.
Non ho mai sentito chiedere a nessuno di noi il tesseramento in cambio di aiuto, si tutelano i lavoratori tutti, tesserati CGIL, o CISL o non tesserati.
Questo è un punto di partenza fantastico, da qui ad arrivare alla corruzione il percorso è troppo lungo.
Non ci arriveranno mai.
Amo il loro coraggio, la loro forza, il mettersi davanti a tutti noi senza paura.
In Italia,  la situazione non è così florida, non è così trasparente, ma tutto parte dalla nostra scelta, il tutto è riconducibile a noi.
Il sindacato funziona se vogliamo che funzioni, dobbiamo informarci del  loro operato nella nostra piccola realtà, occorre sapere se, chi abbiamo votato, è stato perché animato da grande spirito di solidarietà o per personalismi e possibili ascese personali, occorre sapere e pretendere di saperlo.
Se il vostro sindacato è sempre a vostra disposizione e vi informa quotidianamente su tutto, non ha nulla da nascondere, se non lo fa e latita, occorre cambiare tessera e scelta di candidato.

« I nostri programmi sono decisamente rivoluzionari le nostre idee appartengono a quelle che in regime democratico si chiamerebbero "di sinistra"; le nostre istituzioni sono conseguenza diretta dei nostri programmi; il nostro ideale è lo Stato del Lavoro. Su ciò non può esserci dubbio: noi siamo i proletari in lotta, per la vita e per la morte, contro il capitalismo. Siamo i rivoluzionari alla ricerca di un ordine nuovo. Se questo è vero, rivolgersi alla borghesia agitando il pericolo rosso è un assurdo. Lo spauracchio vero, il pericolo autentico, la minaccia contro cui lottiamo senza sosta, viene da destra. A noi non interessa quindi nulla di avere alleata, contro la minaccia del pericolo rosso, la borghesia capitalista: anche nella migliore delle ipotesi non sarebbe che un'alleata infida, che tenterebbe di farci servire i suoi scopi, come ha già fatto più di una volta con un certo successo. Sprecare parole per essa è perfettamente superfluo. Anzi, è dannoso, in quanto ci fa confondere, dagli autentici rivoluzionari di qualsiasi tinta, con gli uomini della reazione di cui usiamo talvolta il linguaggio »

Non lasciatevi ingannare dalle tante parole dette bene, potrebbero suonare bene, ed essere convincenti, i fatti sono determinanti, i fatti fanno la differenza.

Dimenticavo! le parole sopra le ha pronunciate Benito Mussolini.


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