Lemon B & B

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Dadà e la casa di terra innevata

martedì 9 agosto 2011

E la chiamano estate...

Luigi Tenco

E la chiamano estate, questa calura intrisa di vapore che permea la pelle fino alle ossa.

E la chiamano estate, questo tripudio di colori tumefatti, questo intingolo di brezza marina e carne putrefatta.

E la chiamano estate e il gattino nero piccino piccino muore tra le braccia di Dadà, attaccato dalle larve di mosche.

Tutte le sere a coccolarlo a somministrargli goccia goccia linfa vitale e antibiotico.

Il gattino nero piccino piccino è morto, ha scritto Dadà, su un quadernone a quadretti, un 5mm, un pomeriggio di questa estate, e ha continuato, andando a capo: ma non sono dispiaciuta, (si è fatta coraggio), ha smesso di soffrire.

E la chiamano estate, questo continuo avanzare del tempo, questo continuo mio lavorare, in un posto in cui è d'estate, quella con le pinne fucile ed occhiali, che si lavora di più.

E la chiamano estate, quella che è cominciata per noi con una notizia orribile, tutta rivolta a mia madre.

E la chiamano estate, notte dopo notte a pregare, affinché tutti gli esami dicessero che ce la puo' fare.
(Ce la farà!).
E la chiamano estate, con queste nubi e questo dolore di vivere che trafigge il petto e trasuda nelle mani.

Sta finendo, se Dio vuole, l'estate! Il fratello del gattino piccino piccino è in buona salute, la temperatura diminuisce e non ci sono mosche né larve, mia madre si opererà e tirerà e tireremo un respirone di sollievo, sta finendo l'estate e le nubi torneranno al loro posto a fare il loro dovere, non trasuderanno le anime e le mani; ma cadranno le foglie e tutto avrà colore vero.

Finirà questa estate gialla e arancio.

Finiranno le albe che non finiscono più e i giorni interminabili, perché noi uomini non ne abbiamo bisogno, non pensiamo, non amiamo, non soffriamo, non concludiamo, non viviamo e il giorno è troppo lungo per chi non ha nulla da fare.

A cosa serve l'estate con gli i phone, a cosa serve l'estate con la wii, a cosa serve l'estate con le madri sotto gli ombrelloni a messaggiare all'amante, a cosa serve l'estate se non ha nulla da tramandare, falò intorno ai quali cantare canzoni inneggiando alla vita, passeggiate all'imbrunire sul bagnasciuga, battiti di cuori interminabili quando occhi si posano su quegli occhi a cosa serve l'estate se siamo persi in una stagione cyber in preda a non sense, in preda alla logorante ricerca del nulla e dei vizi ad esso abbinati?

Finalmente! Finisce l'estate.

2 commenti:

  1. ...e la chiamano estate,

    la calura che affanna l'anima,
    che percuote le membra
    e le immerge in acque salmastre.

    E' scirocco
    il tuo fiato per me.
    Caldo, bollente, insistente
    in procinto di inondarmi di pioggia.

    CATTIVA

    BATTENTE

    IMPROVVISA

    come il cambio di rotta che imponi.

    E' l'estate che
    che stringe il tuo cappio.

    Lo allenta o lo tira
    a dovere.

    E tu respiri o boccheggi
    non scegli.

    SUBISCI.

    Spalanca la bocca e ingerisci
    l'aria che lenta ti arriva
    l'afa ignara sparisce
    l'autunno ricorda...intristisce.

    (Marinella Paoletti)

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  2. Il prolungamento o l'anticipo del mio respiro. Grazie Mari, perché non sono sola.

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