Lemon B & B

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Dadà e la casa di terra innevata

lunedì 16 maggio 2011

S = k in W di Boltzmann "la scoperta della formula della vita"

Riordinare è uno modus vivendi. Riordinare è nel DNA, riordinare è una vita vissuta in un certo modo. A me manca il pensiero del riordino, figuriamoci quando poi il pensiero in me diventa azione. Succede ogni anno bisestile, anche ogni due. Riordinando, in questio giorni di ferie, ho riesumato in casa oggetti, parole, disegni e libri che avevo dimenticato. Allora, ho capito che riordinare significa anche cancellare il presente, senza mai innalzarlo al rango di ricordo. Riodinio, è portare all'obsolescenza ricordi che sono da poco stati presente. I maccheroni dentro a un bicchiere lasciati lì da mia figlia per dar da mangiare alle sue bambole, è un ricordo che, se avessi riordinato non avrei mai potuto ricordare. Mi sono commossa, pensando al modo di camminare e di atteggiarsi di mia figlia mentre prepara il pranzo alle sue ospiti, il suo incedere a sedere dritto tra il camino e il divano, dove tutte le bamboline di diversa fattezza e grandezza aspettano il cibo sapientemente preparato. Il suo fare gentile, mentre si rivolge alle commensali, mi riecheggia nelle orecchie... non ho riordinato e ho trovato Dadà di due anni fa. Se avessi riordinato, come tutti gli uomini si aspettano che faccia una donna, non avrei trovato più i bigliettini amorevoli di mio marito che andando via prima del mio rientro lascia la tovaglia apparecchiata, la cena da riscaldare e un bigliettino. Ti amo, basta solo che accendi il gas e fai riscaldare è tutto pronto. Grazie al mio disordine quei bigliettini, erano lì, uno nel Monopoli di mia figlia, e l'altro in mezzo alle collane di bassissima bigiotteria. Se fossi ordinata, i miei capelli sarebbero lisci, se fossi ordinata non avrei la ricrescita bianca sulle tempie, se fossi ordinata avrei le idee chiare, le avrei sempre avute. Ho preferito vivere i miei tempi, le mie inquietudini, le mie solitudini dentro il caos che mi ha generata. Non ho mai lasciato il liquido amniotico, non ho mai superato il big bang, il caos è il mio elemento e, come il mare che ruba il colore al cielo, mi avvicino in punta di piedi a chi la mia natura non ha, per poter respirare, per potere contare a volte su di me, per poter dimenticare, per poter vivere, a volte, facendo finta. Spero che arrivi l'estate e i suoi cieli infiniti, spero che guardando in alto, come ogni anno, possa trovare la quiete che dentro i disegni delle stelle si cela... dopo il caos so con certezza che c'è l'equilibrio vorrei tanto trovarlo.

2 commenti:

  1. La verita' e che tutto cio' che ho letto mi ha commossa profondamente.riesci a descrivere degli stati d'animo,le situazioni le sfumature della vita che spesso ci passano sotto il naso senza che ci accorgiamo ,le abitudini automatiche che invece scandiscono il tempo....e non ci rendiamo conto che invece tutto ha un peso.tu hai il dono o il danno di saper guardare ben oltre ....mi hai divertita, sorpresa, commossa perche' mi fai ricordare.ricordare perche' ho dimenticato di assaporare le cose e le situazioni.E' come se uno corre sempre e non ha tempo di fare altro,non si riesce ad apprezzare.Ho nostalgia di ogni momento che passa.sei una persona incredibile,sei straordinaria,sei eccessiva sei tutto.tutto.tutto.

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  2. Mia cara amica di caos, queste tue parole mi hanno accelerato il battito cardiaco, io so chi sei, solo un animo come il tuo puo' capirmi...lo sai che ti amo vero?

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